Un progetto sempre in itinere che impreziosisce Aglianico e Falanghina.
La sperimentazione che coinvolge i viticoltori
I Mille per la Guardiense già nel nome racchiude il senso dell’operazione: coinvolgere attivamente i mille soci della cooperativa nell’applicazione di rigorosi protocolli sperimentali per la produzione di vini di eccellenza. Un grande progetto di sperimentazione scientifica e sociale coordinato dall’enologo Riccardo Cotarella, che interessa quasi 80 ettari di vigna e 120 viticoltori. Il protocollo sperimentale vuole:
- esaltare il matrimonio tra grappoli e foglie, conoscere l’influenza della riduzione della produzione naturale per pianta e la reazione di quest’ultima e dei frutti a una progressiva e profonda defogliatura;
- adottare processi produttivi volti a ottimizzare, come nell’agricoltura di precisione, l’uso delle risorse primarie (corretta gestione dei suoli e delle risorse idriche) e degli input esterni;
- indagare su un’area di intervento innovativa, facendo interfacciare le fasi finali di maturazione dell’uva e i primi processi produttivi, così da indirizzare le scelte tecnologiche in funzione dell’obiettivo enologico;
- creare valore per i produttori e il territorio, conservando l’integrità e l’identità dei vitigni con tecniche innovative e promuovendone l’immagine a livello nazionale e internazionale con vini di qualità.
I Mille per l’Aglianico e l’Oscar del vino
A sostenere e indirizzare gli sforzi del progetto I Mille per La Guardiense è stato soprattutto il successo ottenuto nel 2003 con l’assegnazione a I Mille per l’Aglianico dell’Oscar come miglior innovazione nel vino. Un riconoscimento che ha permesso al progetto di diffondersi a livello nazionale e internazionale e che ha fortificato la convinzione che una ricerca rigorosa e paziente che coinvolge attivamente i viticoltori sia la strada giusta per il raggiungimento dell’eccellenza.